Pensare al bello della vita aiuta a stare meglio fisicamente
In più di vent’anni ho vissuto numerose esperienze lavorative nell’ambito del movimento corporeo e mi sono accorto, su me stesso e osservando le persone con cui interagivo che la maggior parte di loro assumono posture non corrette durante la normale quotidianità. Il corpo fisico è strutturato per muoversi ed questo istinto è innato, basta osservare i bambini quanto sono restii alla staticità durante le ore scolastiche relegati in un banco a stare seduti per parecchie ore, ma questo capita anche agli adulti con la solo differenza che essi si sono adattati alla società e alla realtà in cui vivono. Il problema principale è che per la quasi totalità, non avendo ricevuto un’adeguata educazione e percezione del movimento, assume posture scorrette che poi protratte nel tempo portano a tutta una serie di problematiche strutturali con dolori, fastidi inizialmente e successivamente, se non corretti, a vere e proprie patologie (algie lombari ,cervicali, epicondiliti, emicranie e la lista continua )creando una spirale discendente. Il processo di inversione della spirale e quindi di auto- guarigione e benessere, fortunatamente , può essere invertito se preso all’inizio o comunque notevolmente migliorato se già in uno stato avanzato.
La percezione del corpo proprio avviene attraverso un processo di pensiero (visualizzazione) ed esperienza pratica (movimento) creando il feedback. Per fare ciò sono necessarie tre caratteristiche peculiari:
- auto-osservazione
- presenza
- grande volontà (soprattutto per noi adulti ormai esseri stereotipati)
Ogni cosa cristallizzata nasce da un pensiero e quindi anche anche il movimento, pertanto se modifico il modo di pensare verso il bello si ottiene un gesto qualitativamente migliore.
La ginnastica che promuovo punta ad un nuovo modo di muoversi ed è centrata sull’ ascolto e la percezione del corpo nello spazio in cui viviamo in modo che diventi parte integrante della nostra vita, risvegliando il nostro enorme potenziale interiore.